L’ULTIMO FIORE DELL’ANIMA
Anna Melis
Dopo il successo dell’opera prima (“Da qui a cent’anni”, finalista al premio Calvino 2011), Anna Melis ritorna in libreria con un ritratto di una Sardegna dura e ostile, quella dell’entroterra dove vive Ilde Zedda. Ma chi è Ilde Zedda? Vive sull’Ortobene, l’altura di granito che domina la città di Nuoro, tra “arbusti voraci e olivastri contorti”. Cresciuta dalle suore, in quella terra antica Ilde è un’istranza, una forestiera. Lei ha i capelli biondi e la pelle chiarissima ed è diversa dalla gente del posto, che la guarda con diffidenza. La trattano tutti con diffidenza punitiva, anche per colpa dell’epilessia. Ogni sua crisi è accolta come il segnale di una possessione demoniaca. Al suo isolamento contribuiscono anche le sue vicende personali: costretta in sposa poco più che fanciulla a un uomo rude e ignorante, Ilde non sa cosa siano la libertà, il rispetto, il piacere, l’amore. Ilde è prigioniera di un marito violento, ed è innamorata di un bandito fuggiasco. Sarà questa attrazione arrischiata a far nascere in lei un sotterraneo desiderio di emancipazione, che fiorirà nella semplice voglia di libertà e le darà la forza di sperare in una vita fatta di sentimenti autentici. Accanto all’uomo che saprà dialogare col suo spirito irrequieto, restituendole il diritto di amare. L’uomo per cui non valga solo la pena morire, ma quella di vivere. Attraverso una scrittura densa di immagini insolite e efficaci, funzionali alla narrazione e alla immedesimazione del lettore in un’atmosfera lontana dal tempo, Anna Melis racconta la mortificazione della donna, l’isolamento della creatura diversa, il terrore della malattia.
ANNA MELIS Anna Melis è nata a Cagliari nel 1974. Ha studiato medicina a Bologna, dove vive. Da qui a cent’anni è il suo primo romanzo, accolto con grande entusiasmo dai giurati del Premio Calvino tra cui Michela Murgia, Daria Galateria, Daniele Giglioli, dove la Melis è stata finalista