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Secondo incontro del club di lettura: “Vita di vita” di Eraldo Affinati (2014)

Il Club di Lettura a cura dei proff.Francesco Filipperi e Paola Carazzato, liberamenteispirato alla rubrica “Il libro del giorno” della trasmissione RAI radio 3 Fahrenheit,
e’ un’iniziativa nuova pensata con l’intento di avvicinare il pubblico russo al libro ed alla letteratura italiana, ma anche ai linguaggi
dei media, per loro natura piu’ vicini al parlato,
che avra’ luogo per tutto il 2015.
Il 23 dicembre alle 19 presso la Mediateca il Club
di lettura verrà presentato il libro “Vita di vita” di Eraldo Affinati (2014). Il progetto, che e’ stato inaugurato nel corso della
scorsa Settimana della Lingua Italiana nel mondo,
si articola nella presentazione del libro e dell’autore del mese, nell’ascolto della
puntata di Fahrenheit in podcast e nella lettura di brani scelti e poi commentati con il pubblico.

Due uomini e un ragazzo si stagliano contro l’orizzonte in un infuocato tramonto africano.
Una catena di speranza e coraggio li ha condotti fin lì. Khaliq, nato in Sierra Leone, è
sopravvissuto a esperienze estreme. Cresciuto alla Città dei Ragazzi, storica comunità
educativa dove insegna Eraldo Affinati, adesso lavora in un bar. «Sa fare i migliori cappuccini
di Roma. E succhi di frutta fresca da ricordarseli. Andate a trovarlo prima che sia tardi: non ve ne pentirete. Uno come lui
non sta mai fermo per troppo tempo in uno stesso
posto. Il pianeta Terra è la sua casa.» Il giovane e l’adulto hanno stretto un patto: se il figlio avesse riabbracciato la madre perduta, il professore sarebbe andato a conoscerla. Questo libro racconta un viaggio attraverso la periferia di una grande città verso il villaggio
lontano in cui una donna attende fiduciosa. I cieli africani, il buio vero, la luce accecante, la polvere negli occhi ardenti di bambini in tripudio per un pallone.
Eraldo Affinati, accompagnato da un amico avvocato, sprofonda dentro se stesso: «Cosa vuol dire essere un insegnante? Mettere in grado chi hai di fronte di ascoltare la voce del suo maestro interiore. » I messaggi che riceve dagli studenti rimasti a casa, chiamati a leggere
quale compito scolastico alcune lettere di coetanei morti da eroi nei moderni conflitti bellici europei, lo riportano alla storia martoriata del Novecento, e ai fantasmi dei partigiani trucidati dai nazisti, cruda testimonianza di una giovinezza spezzata.

Ingresso Libero.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura, Lettori ministeriali
  • In collaborazione con: Array