Il regista Pippo Delbono e gli attori della sua compagnia tornano a San Pietroburgo per presentare il nuovo spettacolo “La gioia”. La rappresentazione è basata su avvenimenti realmente accaduti, ed è colma di riferimenti, temi, immagini e significati. Lo stesso regista compare immancabilmente sulla scena, per discutere con gli spettatori sulla felicità, sentimento bello ed enigmatico. Fare uno spettacolo sulla gioia vuol dire attraversare i sentimenti più estremi, angoscia, felicità, dolore, entusiasmo, per provare a scovare, infine, in un istante, l’esplodere di questa gioia.
Il viaggio non si arresta mai, così come la girandola caleidoscopica di sentimenti e immagini. Ogni replica regala una sorpresa, a chi decide di mettersi in cammino e seguire il ritmo della compagnia e di questa ricerca infinita della gioia.
Ma cosa sono gli artisti? Ciascun membro della sua eccezionale troupe rappresenta la personificazione di una storia personale, di ricordi e di esperienza di vita. Evitando di coagularsi attorno a immagini, suoni e soluzioni sceniche, il regista e i suoi attori cercano di avvicinarsi di un altro passo al gioioso sentimento. Con il suo ultimo lavoro Pippo Delbono dice: “La felicità arriva soltanto quando liberiamo noi stessi da qualsivoglia forma e convenzionalità”.
Pippo Delbono, attore, autore e regista, nasce a Varazze nel 1959. Inizia la sua formazione nel teatro di tradizione, ma poi, in Danimarca, si dedica allo studio dei principi del teatro orientale, attraverso un rigoroso lavoro sul corpo e sulla voce. In Germania, poi, è invitato da Pina Bausch a partecipare al suo lavoro. Nei primi anni ‘80 fonda la Compagnia Pippo Delbono con la quale realizza quasi tutti i suoi spettacoli, da Il tempo degli assassini (1987) a La Gioia (2018). Le sue non sono messinscene di testi teatrali ma creazioni totali, realizzate con un nucleo stabile di attori destinato a crescere nel tempo. L’incontro con persone provenienti da situazioni sociali di emarginazione determina una svolta nella sua ricerca poetica: nasce così Barboni (1997). Alcuni di questi attori – tra cui Bobò, sordomuto incontrato e fatto uscire dal manicomio di Aversa dopo un internamento durato 45 anni e recentemente scomparso – hanno consolidato il loro lavoro all’interno della compagnia e sono tuttora parte centrale dell’esperienza. Gli spettacoli – La rabbia, dedicato a
Pasolini, Guerra, Esodo, Gente di plastica, Urlo, Il silenzio, Questo buio feroce, La menzogna, Dopo la battaglia, Racconti di giugno, Orchidee, Vangelo, La gioia – oltre a quelli già citati, sono stati presentati in più di cinquanta paesi nel mondo, in teatri e festival come quello di Avignone, che ha ospitato molte creazioni della compagnia, il Grec di Barcellona, Il Theater Spektakel di Zurigo, il Festwochen di Vienna, il Festival TransAmériques di Montreal, la Biennale di Venezia ecc.
Per i biglietti: https://baltic-house.me/events/radost_teatr_emilia_romanja_teatralnaja_kompanija_pippo_delbono_modena_italija/