Quest’anno, per ricordare il Giorno della Memoria che si celebra ogni anno in Italia a fine gennaio l’Istituto Italiano di Cultura organizza un concerto del gruppo musicale “Progetto Davka”, diretto da Maurizio Di Veroli, presso la Casa di cultura ebraica Esod ( u l . B . Ra z n o c i n n a y a , 2 5A www.esod.spb.ru).
Il “Progetto Davka” è un gruppo che utilizza la musica come veicolo di un antico e quanto mai vivace patrimonio culturale illustrato nei vari aspetti dai brani presentati. Nel gruppo le esperienze dei vari musicisti – ebrei, cattolici, protestanti e laici, si fondono nella promozione della cultura ebraica.
Il concerto del 28 gennaio propone il programma musicale “I-TAL-YAH. Risvegli nella rugiada divina – musiche ebraiche della tradizione italiana”. Frutto di ricerche negli archivi storici delle varie comunità sparse sul territorio nazionale, il repertorio è stato selezionato fra le più belle melodie liturgiche e popolari e riadattato per voce solista e strumenti (chitarra classica, piano, violino, contrabasso, flauto ecc.) sia in chiave classica che moderna e viene illustrato nei contenuti storici e socio-religiosi.
Il “Giorno della Memoria” è una ricorrenza italiana istituita con legge n. 211 del 20 luglio 2000 con la quale l’Italia ha aderito all’iniziativa di ambito internazionale volta a dichiarare il 27 gennaio giornata di commemorazione per le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo e dell’Olocausto.
La data fu scelta a memoria del 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe sovietiche – durante l’avanzata verso Berlino – giunsero alla città polacca di Oświęcim (o Auschwitz in tedesco), mostrando al mondo il suo campo di concentramento e liberandone i superstiti. In Italia la giornata del 27 gennaio ricorda “la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati” (dal testo della legge 211/2000 art.1).