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Proiezione del film “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo

Due fratelli dai caratteri opposti (uno chirurgo pediatrico e l’altro avvocato) si incontrano a cena ogni mese in un ristorante stellato con le reciproche mogli che si detestano senza nasconderlo troppo. Il pediatra ha un figlio, Michele, e l’avvocato una figlia, Benedetta, nata da un precedente matrimonio. I due adolescenƟti si frequentano spesso. Una notte una telecamera di sicurezza riprende (senza che se ne possa ricostruire l’identità) l’aggressione a calci e pugni da parte di un ragazzo e di una ragazza nei confronti di una mendicante che finisce inizialmente in coma. Le immagini vengono messe in onda da “Chi l’ha visto?” e in breve tempo le due coppie acquisiscono la certezza che gli autori dell’atto delittuoso sono i reciproci figli. Che fare? Questo l’angosciante dilemma posto dal film I nostri ragazzi di Ivan De Matteo (2014), liberamente ispirato al romanzo di Herman Koch “La cena” e interpretato da Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Barbora Bobulova. Il film cerca di porsi dei quesiti sullo scatenarsi di una violenza incontrollata e immotivata, ma soprattutto su ciò che accade dopo, portando lo spettatore a pensare: “Io come mi comporterei?”. Il regista ci invita a guardare in faccia la disarmante amoralità dei due ragazzi, senza nascondere la testa sotto la sabbia. Quale deve essere il ruolo dei genitori e qual è quello della società in situazioni del genere? Questa volta l’alibi del degrado sociale, visto lo status delle due famiglie, non regge e le spiegazioni vanno trovate altrove. Ma dove? Nell’assenza di punti fermi di una gioventù ipnotizzata e inebetita dai social network? Nel perbenismo di famiglie che pensano di poter aggirare ogni ostacolo mettendo a tacere ogni sussulto di coscienza? Di Matteo evita facili giudizi e analizza in profondità il comportamento e la psicologia dei vari personaggi, osservando le loro reazioni che cambiano con l’evolversi degli eventi. I

l film verrà proiettato con sottotitoli in italiano.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo
  • In collaborazione con: Professor Francesco Filipperi