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Spettacolo “Vangelo” del Teatro di Emilia Romagna, la Compagnia Teatrale di Pippo Delbono, XXVI Festival teatrale “Baltijskij Dom”

L’Istituto Italiano di Cultura a San Pietroburgo e’ lieto di presentare lo spettacolo del Teatro di Emilia Romagna, la Compagnia Teatrale di Pippo Delbono – “Vangelo” che si terra’ il 5 e il 6 ottobre alle ore 19 nell’ambito del Festival Internazionale Teatrale “Baltiyskiy Dom” presso il Teatro Baltiyskiy Dom (Aleksandrovskiy park, 4). Un rito laico eppure profondamente religioso, non tanto per il titolo quanto perché è tutto il teatro di Pippo Delbono ad essere animato da un furore “laicamente religioso”: c’è sempre, al fondo del percorso di ricerca che conduce ad ogni spettacolo, una ricerca profonda del sé e dell’altro, dell’oltre del sé e dell’oltre assoluto. Come se il teatro fosse – insieme con il cinema, che non a caso è sempre più intrecciato al teatro negli spettacoli di Delbono – il luogo in cui lo scavo può andare più a fondo, in cui la verità si può meglio cercare e forse trovare, perché la verità ci rende liberi. L’eterna sorgente della ricerca di Pippo Delbono è la madre, che sul letto di morte chiede a Pippo di fare uno spettacolo sul Vangelo per diffondere una parola d’amore. E Pippo segue quest’indicazione, ma quasi come forma di riscatto. “Quanta rabbia avevo accumulato, da bambino, nelle chiese, luoghi dove il profumo di morte prevale rispetto al messaggio d’amore”, dice, portandoci lentamente verso il tema. Perché poi Vangelo è una grande epopea dell’amore, l’unico travolgente e forse rivoluzionario messaggio vero del Vangelo, che invece viene spesso sepolto sotto la coltre della scrittura. Delbono allora reagisce, reagisce alla tradizione che pensa al Dio maschio, preferendo a quel Dio il diavolo, un po’ maschio un po’ femmina (e qui infila la parodia di Tu sei l’unica donna per me di Alan Sorrenti); reagisce alla falsa compassione, preferendo la vera com-passione, che vuol dire scendere nel buio e trovare qualcuno con cui risalire, ieri Bobò, microcefalo sordomuto trovato nel manicomio di Aversa e da decenni divenuto mitica icona ottantenne di tutti gli spettacoli e i film di Pippo Delbono, oggi i profughi, quelli che si sono salvati perché sono passati anch’essi dal buio del viaggio per riemergere in terra straniera. Pippo mostra i profughi, ripresi con pudore e con amore, con quella carnalità che sprizza da tutte le immagini che gira con le microcamere. E, in uno dei momenti più forti dello spettacolo, porta un profugo afgano in sala a raccontare il suo viaggio della speranza e della salvezza. I ruoli sono interpretati da Gianluca Ballarè, Bobò, Margherita Clemente, Pippo Delbono, Ilaria Distante, Simone Goggiano, Mario Intruglio, Nelson Lariccia, Gianni Parenti, Alma Prica, Pepe Robledo, Grazia Spinella, Nina Violić, Safi Zakria, Mirta Zečević. Musiche per coro e orchestra composte da Enzo Avitabile. Entrata su biglietto

  • Organizzato da: XXVI международный фестиваль "Балтийский дом"
  • In collaborazione con: Итальянским институтом культуры в Санкт-Петербурге