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Astrattismo italiano. Achille Perilli

Il 19 dicembre 2018 presso lo Stato Maggiore del Museo dell’Ermitage si inaugura la retrospettiva dedicata a un grande protagonista del rinnovamento delle arti europee fin dal primo dopoguerra Achille Perilli.

Il percorso espositivo è articolato in sezioni volte ad indagare la lunga vicenda artistica di Perilli, teorico dell’Irrazionale Geometrico.

Achille Perilli nasce a Roma nel 1927. Disegna e dipinge frequentando, assieme a Piero Dora­zio, lo studio del pittore Aldo Bandinelli. Si iscrive alla Facoltà di Lettere; negli anni se­guenti sarà allievo di Lionello Venturi, con il qua­le prepara la tesi di laurea sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico; frequenta anche le lezioni di letteratura contemporanea di Giuseppe Unga­retti. Conosce al Centro Sperimentale di Cinematogra­fia, a cui è iscritto, Angelo Maria RipelIino, dal quale riceve notizie e informazioni sull’ arte d’avanguardia russa.

Partecipa alla redazione del manifesto Forma 1 (firmato oltre che da Perilli, da Accardi, Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Sanfilippo, Turca­to) nel quale viene tentata una mediazione tra i due opposti linguaggi dell’arte italiana di quel periodo, divisa tra astrattismo e realismo, vedendo nell’astrattismo il simbolo della libertà non solo espressiva, ma anche culturale e sociale.

Achille Perilli continua a esporre in numerose mostre collettive e personali oltre ad essere presente in importanti collezioni pubbliche e private.

http://www.hermitagemuseum.org/wps/portal/hermitage/what-s-on/temp_exh/2018/abstractinitaly/?lng=en