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Intervista allo scrittore Andrea Bajani, autore di “Il libro delle case” (Feltrinelli)

In occasione della LXXV edizione del Premio Strega gli Istituti di Cultura di San Pietroburgo e Mosca proporranno un’intervista allo scrittore Andrea Bajani, autore di “Il libro delle case” (Feltrinelli). Si tratta del quarto di cinque incontri dedicati ai finalisti del premio Strega. L’autore dialogherà con Paola Cioni e Daniela Rizzi, e sarà accompagnato dalla lettura scenica dell’attrice Teresa Saponangelo.

L’incontro andrà in onda giovedì 1 luglio alle ore 18.00 (ora italiana, 19.00 ora di Mosca) in italiano sulla pagina Facebook: https://www.facebook.com/IstitutoItalianoDiCulturaSanPietroburgo/  e in traduzione simultanea in russo sulla pagina Youtube https://www.youtube.com/channel/UCLMhE-EBnYqHUSSJgd_6N7Q

L’autore: Andrea Bajani è nato nel 1975. Con Feltrinelli ha pubblicato Mi riconosci (2013; 2018) e La gentile clientela (2013), oltre ad alcuni racconti nella collana digitale Zoom. Tra i suoi libri, Cordiali saluti (Einaudi, 2005), Se consideri le colpe (Einaudi, 2007, Premio Super Mondello, Premio Brancati, Premio Recanati), Ogni promessa (Einaudi, 2010, Premio Bagutta), La mosca e il funerale (nottetempo, 2012) e Un bene al mondo (Einaudi 2016). Per il teatro è autore di Miserabili, di e con Marco Paolini, e di 18mila giorni, Il pitone, con Giuseppe Battiston e Gianmaria Testa. Collabora con diversi quotidiani e riviste. I suoi romanzi sono tradotti in molte lingue.

Il libro: A quante parti di noi siamo disposti a rinunciare per continuare a essere noi stessi? E soprattutto: dove abbiamo lasciato ciò che non ci siamo portati dietro? Quali case lo custodiscono in segreto o lo tengono in ostaggio? Per raccontare la vita di un uomo, l’unica possibilità è setacciare le sue case, cercare gli indizi di quel piccolo inevitabile crimine che è dire “io” sapendo che dietro c’è sempre qualche menzogna. Il libro delle case è la storia di un uomo – “che per convenzione chiameremo Io” –, le amicizie, il matrimonio nel suo rifugio e nelle sue ferite, la scoperta del sesso e della poesia, il distacco da una famiglia esperta in autodistruzione.
Costruito come una partita di Cluedo o un poliziesco esistenziale, Il libro delle case è un viaggio attraverso i cambiamenti degli ultimi cinquant’anni, nelle sue geografie, nelle sue architetture reali così come in quelle interiori, i luoghi da cui veniamo e quelli in cui stiamo vivendo, le palazzine di periferia degli anni sessanta, lo sparo che cambia il corso della storia, e il bacio rubato dietro una tenda. In un romanzo unico per costruzione, poesia e visionarietà, Bajani traccia il grande affresco di un’educazione sentimentale a metri quadri.